La nostra storia
L’Opera Regina Apostolorum nasce, in realtà col nome di Centro Apostolato Laico – C.A.L.- martedì 20 giugno 1933 nella piccola cappella sovrastante l’atrio dell’Oratorio del Caravita accanto alla Chiesa di S. Ignazio, nel centro di Roma. Una decina di studenti accolgono l’invito di Don Giorgio d’Avack a dedicarsi all’ attività catechistica nelle borgate e ad iniziative di aiuto alle Missioni.
Dal 1937 su richiesta del Vicariato – dopo che vi erano stati problemi con il fascismo– Don Giorgio decide di abbandonare il nome C.A.L. e di assumere quello più esplicitamente ecclesiale di O.R.A; “Opera”, spiega lo stesso Don Giorgio, ”perché ben indica lo svolgersi di un’attività e Regina Apostolorum perché ricorda la protezione di Maria, sotto cui ci eravamo posti e l’impegno nell’apostolato”.
Del 1938 è il trasferimento nei locali dell’Arciconfraternita dei Bolognesi in Via del Mascherone; del 1939 la realizzazione della statua in legno di Maria Regina degli Apostoli che ancor oggi è in Cappella, ma sempre del 1939 è anche, a 26 anni, la morte di Lando Ferretti di Castelferretto, uno dei primi.
Il numero dei ragazzi cresce ma subito arriva la guerra: in un cuore dorato, che ancor oggi è sul petto della Madonna, saranno racchiusi i nomi dei nostri soldati, i quali, purtroppo, non tutti torneranno.
Nel 1943 si festeggiano i primi dieci anni di vita prima con una Messa celebrata dal Card. Pellegrinetti ai piedi della Madonna nella Chiesa di Via del Mascherone, e poi a Piazza San Pietro dal Papa Pio XII.
Con la fine dell’occupazione tedesca riprendono le attività; così riferisce delle prime riunioni del riavvio Costantino Petrosellini: ”essere avanguardie della Chiesa, dice Don Giorgio, questo il nostro compito; perché i laici possono arrivare lì dove il sacerdote non riesce ad arrivare; attività ricreative allo scopo di poter creare tra i soci quell’affiatamento necessario per poter meglio portare la parola di Dio al mondo; la filodrammatica perché si impara a vincere la timidezza che sarebbe un intralcio per chi deve diffondere la parola di Cristo”.
Si pensa anche a dar vita, nel giugno 1944, al Riparto esploratori con l’aiuto di Salvatore Salvatori e P. Agostino Ruggi d’Aragona.
E’ il momento dello sviluppo: la sezione catechistica, con i giovani dell’ORA che si recano nelle Parrocchie di periferia a fare catechismo ai bambini delle nuove parrocchie; la lega missionaria studenti, con iniziative di conoscenza e approfondimento delle varie problematiche ma anche con iniziative per sostenere economicamente le Missioni; le conferenze di S. Vincenzo sia con la visite a famiglie povere alle quali portare anche i viveri sia con l’assistenza ai malati negli ospedali; la creazione del gruppo universitari per un approfondimento della dottrina sociale della Chiesa per i più grandi che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro.
Date significative di quegli anni sono quella del 1949, con l’erezione canonica dell’O.R.A., nella Diocesi di Roma, come Congregazione mariana, quella del 1957 in cui fu ordinato sacerdote Don Sandro De Angelis primo e storico collaboratore e successore di Don Giorgio, nonché quella del 10 febbraio 1958 giorno in cui il Cardinal Vicario Traglia benedice la nuova e definitiva sede di Via de’ Baullari. A metà degli anni sessanta il vento nuovo del Concilio spinge ad aprire la comunità anche alle ragazze e alla bambine e ad iniziare a coinvolgere anche le famiglie.
Il passaggio del ’68 però crea qualche turbolenza anche dentro l’O.R.A. sia come diminuzione del numero dei soci sia per l’effetto della crisi delle associazioni di scout e di guide, l’ASCI e l’AGI.
Della fine degli 60, per la precisione del 1967, è l’ordinazione sacerdotale di Don Agostino De Angelis che dai primi anni 70 in poi sarà il Baloo del branco dei lupetti e instancabile presenza tra i più giovani della comunità.
Il Roma XXXII si distacca nel 1970 delle associazioni ufficiali e vive gli anni di crisi dello scoutismo cattolico in isolamento; ciò almeno fino al 1976 quando l’O.R.A. è tra coloro che fondano l’Associazione Italiana delle Guide e Scouts d’Europa, federata con la F.S.E.
Dei primi anni ’70 è l’acquisizione della disponibilità del Santuario della Vergine Illuminata di Vivaro: campi, campetti, vacanze di branco, pellegrinaggi degli anziani, pellegrinaggi delle famiglie; Vivaro è stato, sino a quando quaranta anni dopo la Diocesi di Tivoli ne ha rivoluto la disponibilità piena, lo scenario nel quale centinaia di ragazzi e ragazze dell’ORA hanno pregato, giocato, cantato …insomma divenuti amici tra loro e con Gesù sotto lo sguardo materno di Maria.
Molteplici le attività che di generazione in generazione formano i giovani nell’O.R.A.: i corsi annuali di esercizi spirituali ignaziani, i pellegrinaggi a Lourdes, l’impegno ad essere congregati, ma anche le partite di pallone il sabato pomeriggio al campo del Gelsomino e le sfide a ping-pong in sede o d’estate i viaggi all’estero. Dalla fine degli anni ’80 la guida della comunità viene progressivamente assunta da Don Sandro De Angelis sino a quando, con la morte di Don Giorgio nell’ottobre 1993, viene nominato, a 61 anni anche formalmente, Rettore dell’O.R.A.; poco dopo, nel 1997, viene aperta, finalmente, anche la sezione femminile del Gruppo scout poi il Clan ed il Fuoco e successivamente viene pubblicato il “Manifesto Spirituale” della comunità che riassume le idee forza del cammino proposto all’O.R.A. … e questa non è più storia ma la cronaca di questi giorni di cui siamo attori anche noi.